Scuola e cultura dell’occupabilità
Davide Boerchi - Psicologo e professore aggregato presso
l’Università Cattolica del Sacro Cuore
Negli ultimi anni, i cambiamenti del mondo produttivo hanno reso le sole competenze tecniche insufficienti a garantire un’efficace ed efficiente inserimento e persistenza, dei nuovi lavoratori, nel mercato del lavoro. Ne consegue che il mondo della scuola si è visto attribuire responsabilità crescenti nel garantire che i propri studenti sviluppino anche competenze trasversali, soft skill e atteggiamenti più congruenti con un contesto in continuo cambiamento e sempre meno prevedibile.
A questa richiesta, però, non sempre corrispondono opportunità, risorse e competenze adeguate. Raramente un docente ha avuto la possibilità di confrontarsi e di formarsi su tematiche di questo tipo; le risorse di tempo ed economiche che gli istituti scolastici hanno a disposizione sono sempre più scarse; nuove opportunità, come quella dell’alternanza scuola-lavoro, sulla carta sembrano possedere buone potenzialità, ma nei fatti incontrano resistenze e criticità di vario tipo.
L’obiettivo dell’intervento è quello di fare il punto su queste tematiche, evidenziando gli elementi di criticità e fornendo, laddove possibile, alcuni suggerimenti concreti.
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