26100 Cremona CR
Tel. 0372 412779, Cellulare: 351-2431847 - Fax Fax: 0372-1874834
orario
Da lunedì a venerdì dalle 8,30 alle 11,00
destinatari dell'ufficio
I destinatari del servizio di accoglienza sono ragazze minorenni ( per un numero non superiore a dieci ) italiane ed extra comunitarie, con o senza figli, dai dodici ai diciotto anni (con possibilità di prolungamento sino ai 21 anni), che per gravi motivi ( ambienti familiari fortemente svantaggiati e multiproblematici, condizioni di abbandono morale e materiale, situazioni di grave sfruttamento e violenza, stato di gravidanza, ecc.) vengono affidate dai servizi sociali competenti alla comunità .
costo di accesso/modalità di adesione all'Ente
La comunità accetta l’inserimento delle minori previa richiesta scritta accompagnata da una relazione psicosociale, familiare e a seguito di un incontro preliminare tra la minore, la comunità e il servizio sociale di competenza. Le aree alle quali le comunità si rivolgono sono:
- Servizi Sociali dell’ambito distrettuale di Cremona,
- Servizi Sociali della Regione Lombardia,
- Servizi Sociali di altre regioni.
Valutata la situazione di ogni richiesta la coordinatrice unitamente all’equipe deciderà per un inserimento immediato o per un periodo di prova.
Con l’Ente responsabile e gli operatori sociali viene concordato il progetto educativo individuale coinvolgendo la minore ospite, considerata parte attiva del progetto individualizzato (PEI).
Rette
I servizi sociali dei comuni invianti corrispondono alla Fondazione Madre Rosa Gozzoli onlus per le attività svolte dalla comunità di accoglienza una diaria giornaliera relativamente alla quale si può richiedere la Carta dei Servizi
- Servizi Sociali dell’ambito distrettuale di Cremona,
- Servizi Sociali della Regione Lombardia,
- Servizi Sociali di altre regioni.
Valutata la situazione di ogni richiesta la coordinatrice unitamente all’equipe deciderà per un inserimento immediato o per un periodo di prova.
Con l’Ente responsabile e gli operatori sociali viene concordato il progetto educativo individuale coinvolgendo la minore ospite, considerata parte attiva del progetto individualizzato (PEI).
Rette
I servizi sociali dei comuni invianti corrispondono alla Fondazione Madre Rosa Gozzoli onlus per le attività svolte dalla comunità di accoglienza una diaria giornaliera relativamente alla quale si può richiedere la Carta dei Servizi
Finalità:
* Accogliere, sostenere, regolarizzare, inserire nell'ambito lavorativo donne extracomunitarie in difficoltà.
Attività:
- Accoglienza personalizzata attraverso progetti individualizzati
- Assistenza psicologica
- Assistenza sanitaria
- Protezione
- Accompagnamento di ciascuna ospite nel percorso di crescita
- Incontri protetti per le ospiti nella comunità con i propri familiari, secondo il programma dei servizi sociali di ciascuna
- Accompagnamento alle attività esterne previste dal progetto individualizzato
- Sostegno nelle attività scolastiche
- Offerta di un ambiente familiare accogliente e confortevole in conformità alle leggi vigenti
- Percorsi di formazione professionale
- Assistenza legale
- Sostegni di mediazione culturale
- Inserimento nel contesto territoriale attraverso la partecipazione ad attività e momenti aggregativi e ricreativi fuori dalla struttura.
Il servizio ha l'obiettivo di accogliere ragazze minorenni comunitarie ed extra-comunitarie di età compresa tra i dodici ed i diciotto anni, con o senza figli, che per gravi motivi ( violenza di genere e violenza assistita, ambienti familiari fortemente svantaggiati e multiproblematici, condizioni di abbandono morale e materiale, vittime del traffico di esseri umani, stato di gravidanza, ecc.), non possono crescere nella propria famiglia e vengono affidate dai Servizi Sociali competenti alla Comunità “ Santa Rosa “ affinché si prenda cura di loro, le protegga, le aiuti nel processo scolastico o professionale, le prepari gradualmente al raggiungimento dell’autonomia e le supporti nelle varie fasi dell’integrazione sociale.
L’equipe sostiene ogni ospite attraverso progetti educativi individualizzati di sostegno e di accompagnamento. Una psicologa li accompagna attraverso percorsi di sostegno collaborando con le psicologhe o le psicoterapeute dei servizi invianti.
Il compimento della maggiore età segna per molte ragazze, nell’intraprendere la fase di sgancio dalla comunità per affrontare la fase della semiautonomia, un passaggio tanto decisivo quanto problematico.
Per questo motivo la Comunità realizza percorsi di accompagnamento che aiutano le ospiti a diventare gradualmente autonome o richiede al Tribunale dei minorenni il prolungamento della presa in carico sino ai ventuno anni di età.
Durante la permanenza in comunità l’equipe aiuta le ospiti ad instaurare una rete amicale e relazionale anche sul territorio attraverso la collaborazione con agenzie esterne o con centri di aggregazione giovanile.
Questa azione nella stesura del progetto educativo individualizzato è importante in particolare per le ospiti extra comunitarie quasi sempre assolutamente prive di una rete parentale e amicale.
Un' adolescenza problematica crea situazioni a rischio di disagio sociale in particolare nel momento in cui giungono alla maggiore età.
Molte ospiti hanno dovuto elaborare vissuti dolorosissimi caratterizzati da situazioni di grave disagio e abbandono ed inoltre devono prendere atto della mancanza totale di una rete affettiva e parentale, mancanza che diventa ancora più pesante con l'avvicinarsi della maggiore età e la fine del percorso comunitario.
Molte di loro poi, iniziano a confrontarsi con i vari aspetti della vita adulta, prima fra tutte l'ingresso nel mondo del lavoro e la ricerca della casa.
La loro situazione è sicuramente di maggior fragilità rispetto alle coetanee, in quanto frequentemente prive di una naturale rete di relazioni amicale e/o familiare, o comunque assenti di una rete di relazioni atta a ridurre le asperità presentate da questo fondamentale passaggio dalla vita.
L'integrazione con gli altri servizi del territorio, il lavoro di rete con altre agenzie educative, la rete di volontari che coadiuvano le attività della comunità di accoglienza sono un supporto importante e fondamentale per aiutare queste persone in questa fase delicata che va pensata e preparata con cura durante la fase di ospitalità.
Inoltre il progetto di semi autonomia della comunità è un valido sostegno nel raggiungimento dell’autonomia finale e un supporto importantissimo che aiuta a superare le difficoltà iniziali.
La comunità Santa Rosa non è solo un luogo fisico atto da ospitare delle persone, ma anche e soprattutto uno strumento affettivo capace di generare relazioni significative.
Ecco perché il rapporto con il territorio è fondamentale quale luogo con cui lavorare e condividere l'intervento, fonte di risorse e di punti di forza da connettere e attivare, meta dell'intervento in quanto vero luogo dove minori si reinseriranno e vivranno con gli altri.
* Accogliere, sostenere, regolarizzare, inserire nell'ambito lavorativo donne extracomunitarie in difficoltà.
Attività:
- Accoglienza personalizzata attraverso progetti individualizzati
- Assistenza psicologica
- Assistenza sanitaria
- Protezione
- Accompagnamento di ciascuna ospite nel percorso di crescita
- Incontri protetti per le ospiti nella comunità con i propri familiari, secondo il programma dei servizi sociali di ciascuna
- Accompagnamento alle attività esterne previste dal progetto individualizzato
- Sostegno nelle attività scolastiche
- Offerta di un ambiente familiare accogliente e confortevole in conformità alle leggi vigenti
- Percorsi di formazione professionale
- Assistenza legale
- Sostegni di mediazione culturale
- Inserimento nel contesto territoriale attraverso la partecipazione ad attività e momenti aggregativi e ricreativi fuori dalla struttura.
Il servizio ha l'obiettivo di accogliere ragazze minorenni comunitarie ed extra-comunitarie di età compresa tra i dodici ed i diciotto anni, con o senza figli, che per gravi motivi ( violenza di genere e violenza assistita, ambienti familiari fortemente svantaggiati e multiproblematici, condizioni di abbandono morale e materiale, vittime del traffico di esseri umani, stato di gravidanza, ecc.), non possono crescere nella propria famiglia e vengono affidate dai Servizi Sociali competenti alla Comunità “ Santa Rosa “ affinché si prenda cura di loro, le protegga, le aiuti nel processo scolastico o professionale, le prepari gradualmente al raggiungimento dell’autonomia e le supporti nelle varie fasi dell’integrazione sociale.
L’equipe sostiene ogni ospite attraverso progetti educativi individualizzati di sostegno e di accompagnamento. Una psicologa li accompagna attraverso percorsi di sostegno collaborando con le psicologhe o le psicoterapeute dei servizi invianti.
Il compimento della maggiore età segna per molte ragazze, nell’intraprendere la fase di sgancio dalla comunità per affrontare la fase della semiautonomia, un passaggio tanto decisivo quanto problematico.
Per questo motivo la Comunità realizza percorsi di accompagnamento che aiutano le ospiti a diventare gradualmente autonome o richiede al Tribunale dei minorenni il prolungamento della presa in carico sino ai ventuno anni di età.
Durante la permanenza in comunità l’equipe aiuta le ospiti ad instaurare una rete amicale e relazionale anche sul territorio attraverso la collaborazione con agenzie esterne o con centri di aggregazione giovanile.
Questa azione nella stesura del progetto educativo individualizzato è importante in particolare per le ospiti extra comunitarie quasi sempre assolutamente prive di una rete parentale e amicale.
Un' adolescenza problematica crea situazioni a rischio di disagio sociale in particolare nel momento in cui giungono alla maggiore età.
Molte ospiti hanno dovuto elaborare vissuti dolorosissimi caratterizzati da situazioni di grave disagio e abbandono ed inoltre devono prendere atto della mancanza totale di una rete affettiva e parentale, mancanza che diventa ancora più pesante con l'avvicinarsi della maggiore età e la fine del percorso comunitario.
Molte di loro poi, iniziano a confrontarsi con i vari aspetti della vita adulta, prima fra tutte l'ingresso nel mondo del lavoro e la ricerca della casa.
La loro situazione è sicuramente di maggior fragilità rispetto alle coetanee, in quanto frequentemente prive di una naturale rete di relazioni amicale e/o familiare, o comunque assenti di una rete di relazioni atta a ridurre le asperità presentate da questo fondamentale passaggio dalla vita.
L'integrazione con gli altri servizi del territorio, il lavoro di rete con altre agenzie educative, la rete di volontari che coadiuvano le attività della comunità di accoglienza sono un supporto importante e fondamentale per aiutare queste persone in questa fase delicata che va pensata e preparata con cura durante la fase di ospitalità.
Inoltre il progetto di semi autonomia della comunità è un valido sostegno nel raggiungimento dell’autonomia finale e un supporto importantissimo che aiuta a superare le difficoltà iniziali.
La comunità Santa Rosa non è solo un luogo fisico atto da ospitare delle persone, ma anche e soprattutto uno strumento affettivo capace di generare relazioni significative.
Ecco perché il rapporto con il territorio è fondamentale quale luogo con cui lavorare e condividere l'intervento, fonte di risorse e di punti di forza da connettere e attivare, meta dell'intervento in quanto vero luogo dove minori si reinseriranno e vivranno con gli altri.